San Pietroburgo

Palazzo Vorontsov in San Pietroburgo

Divenuto gran maestro dell’Ordine di san Giovanni, Paolo I volle donare una degna sede; la scelta cadde su palazzo Vorontsov in San Pietroburgo. Lo stupendo edificio barocco fu costruito tra il 1749 e il 1757 da Francesco Bartolomeo Rastrelli per il conte Michail Illarionovic Vorontsov, statista e diplomatico molto in voga durante i regni delle imperatrici di Russia Elisabetta e Caterina la Grande. Nell’edificarlo il Vorontsov assunse così tanti debiti che nel 1763 dovette cederlo all’erario

La Cappella Maltese di San Giovanni

Come per tutti o quasi i palazzi nobiliari, l’originario progetto prevedeva una cappella, ma considerato che l’Ordine in Russia era formato da cavalieri cattolici e ortodossi, l’architetto Giacomo Quarenghi fu incaricato di erigere una seconda cappella per il rito cattolico lungo l’ala sud dell’edificio. L”austera facciata con portico corinzio, nasconde all’interno sontuosi stucchi e pitture decorative.

Quando lo zar Alessandro I morì in circostanze misteriose a Tangarog, Russia meridionale, il 1° dicembre 1825. Il suo successore, lo zar Nicola I (1796-1855), non solo non variò alcunché nell’esistenza del gran priorato di Russia, ma fece restaurare a proprie spese le due Cappelle (ortodossa e cristiana) del palazzo priorale dell’Ordine, come appartenenti al gran priorato di Russia dell’Ordine di San Giovanni di Gerusalemme. Forse fu proprio per il suo zelo verso l’Ordine che nel 1830 Alexander Sutherland dedicò la sua opera “The Achievements of the Knights of Malta” allo zar Nicola I: “Imperatore ed Autocrate di tutte le Russie, sotto la cui protezione imperiale sventola il vessillo dell’antico e illustre Ordine di San Giovanni di Gerusalemme”.

Lo zar Nicola I

Due anni dopo, nel 1832, il notaio Raffaele Ruo, certificatore reale del Regno delle Due Sicilie, così annotava nei suoi registri: “Al presente quest’Ordine è rimasto sotto la protezione dell’Imperatore delle Russie, ed è governato da un Luogotenente assistito dal Consiglio di Stato. L’Ordine è diviso in cinque classi…”. L’interesse dello zar Nicola I per l’Ordine fu inoltre attestato, tra tante testimonianze, dal cav. Gaetano Moroni Romano, secondo aiutante di camera di Sua Santità Pio IX, il quale nel 1852 scriveva dell’esistenza in Russia: “dell’Ordine Sovrano Gerosolimitano, diviso in due Priorati, l’uno russo-greco, l’altro russo-cattolico”. Sempre durante il suo regno, Sir John Bernard Burke, nel 1853 insignito del titolo di Ulster King of Arms, cioè massima autorità araldica per l’Irlanda, compose il suo “The Book of Order of Knighthood”, pubblicato in Inghilterra nel 1858, nel quale esplicitamente dichiarò che: ”I due Gran Priorati di Russia ancora preservano l’aspetto e forma della vecchia Costituzione, sotto il protettorato e il patronato dell’Imperatore che è a capo del Capitolo. La loro connessione col Capitolo di Roma è molto labile.”

Sotto i regni successivi di Alessandro II e Alessandro III, il Governo centrale fu sempre perfettamente consapevole dell’esistenza di un gran priorato di Russia dell’Ordine di San Giovanni di Gerusalemme, rappresentato dalla discendenza diretta dei suoi commendatori ereditari. Una conferma ci è data, tra le altre, da un documento ufficiale appartenuto ad un antenato del principe Cyrille Troubetzkoy. Questo documento è lo stato originale di servizio del primogenito del generale aiutante di campo principe Vassily Sergucevict Troubetzkoy, ossia il principe Alessandro Vassilieviych; che redatto nel 1889, reca la seguente nota: “Il più vecchio della famiglia, Commendatore Ereditario dell’Ordine di San Giovanni di Gerusalemme, che porta gli emblemi in conformità della concessione Sovrana del 19 ottobre 1867.”

Lo zar Alessandro II

Sul finire del regno dello zar Alessandro II, ovvero nel 1876, il genealogista e araldista Goffredo Crollalanza, provata autorità italiana nel campo dell’araldica nonché del mondo cavalleresco, nella sua opera “Enciclopedia Araldico Cavalleresca: Prontuario Nobiliare”, asserì che: “l’Ordine di Malta quale si trova oggidì non è più che l’ombra della celebre istituzione di San Giovanni. La sua ricostruzione non fu riconosciuta che dal Papa, dal Re di Napoli, dall’Imperatore d’Austria, dal Granduca di Toscana e dai Duchi di Parma e Modena. In Spagna la Regina Isabella conferisce le insegne come Gran Maestro, ma indipendentemente dal Magistero romano. In Russia vi è un Capitolo che tratta le ammissioni, e in Prussia esiste l’Ordine di San Giovanni, ma non riconosciuto da Roma”.

Asceso al trono il 1° novembre 1894, lo zar Nicola II, nel corso del 1902, in occasione del giubileo della Scuola dei Paggi, l’accademia militare che preservava in Russia le tradizioni dell’Ordine di San Giovanni di Gerusalemme, decretò che le bandiere di quel corpo militare fossero adornate ai quattro angoli della croce di Malta e che tutti gli ufficiali formatisi a quell’accademia, così come quelli appartenenti al reggimento Cavalieri Guardie (altro corpo d’istituzione giovannita), portassero sempre sul lato sinistro del petto la croce ottagona come croce d’ordinanza.

L’ultimo zar Nicola II

Nel 1908 Nicola II rivestì della propria autorità l’assemblea costituente di New York, la quale, presieduta dal gran duca Aleksandr Michajlovič Romanov , cugino e cognato di Nicola II, istituì il Gran Priorato d’America. Con ukase del 6 dicembre 1916, alcuni mesi prima della Rivoluzione d’ottobre, lo zar elevò Charles Alfred Robert Marie Meunier-Surcouf alla dignità di commendatore ereditario dell’Ordine Sovrano di San Giovanni di Gerusalemme a titolo del gran priorato di Russia.

L’inizio del sec. xx° fu per la Russia un periodo di particolare attivismo anarchico, segnato da eventi sanguinosi, ai quali si aggiunse lo scontento popolare per l’infelice esito della guerra russo-giapponese, che nel gennaio 1905 causarono la prima rivoluzione russa, immortalata dal regista Sergej Michajlovič Ėjzenštejn nel celebre lungometraggio “La corazzata Potëmkin” del 1926. A seguito di tali drammatici avvenimenti, molti esponenti dell’aristocrazia e dell’alta borghesia russa iniziarono a trasferirsi negli Stati Uniti, dove ben presto la nostalgia dei fasti imperiali li condusse a fondare varie associazioni aristocratiche russe, all’interno della più moderna e democratica società americana. A questa patriottica esigenza dei nobili esuli di ricreare nel Nuovo Mondo un’enclave dell’Ancien Régime russo, si deve se nel giro di pochissimi anni e varie assemblee, il 10 gennaio 1908, nelle sale del Waldorf Astoria di New York, i commendatori e i cavalieri in esilio del gran priorato russo votarono all’unanimità la costituzione del gran priorato d’America dell’Ordine di San Giovanni di Gerusalemme di Russia; a questi ben presto si aggiunsero molti altri cavalieri europei che non riconoscevano l’esclusività dell’Ordine cattolico.

Tale atto otterrà al sua definitiva consacrazione (e legittimità storica) con il consenso dello zar Nicola II all’elezione a 71° Gran Maestro di suo cugino e cognato, il granduca Aleksandr Michajlovič Romanov.