

La nuova Costituzione europea dell’OSJ placò finalmente le rimostranze dei commendatori russi, tra i quali: il principe Serge Belosselsky, il principe Sergei S. Troubetzkoy, il conte Leonid Ignatieff e il conte Nicholas Bobrinskoy.
La protezione accordata all’Ordine da re Pietro II fece sì che vi aderissero numerosi jugoslavi, quali i conti Orssich e Kostich, già ministri nel governo di Pietro II, il conte Caboga-Stuber, che sarà gran cancelliere del gran priorato d’Europa e alcuni personaggi minori, come il dr. Brashich e il dr. Yovanovitch.
La protezione del sovrano jugislavo ebbe risvolti positivi anche negli Stati Uniti, poiché alcuni dei priorati americani che subito esitarono a concedere il loro favore al de Cassagnac, ora furono pronti ad adottare la nuova costituzione, a patto che re Pietro II divenisse il nuovo gran maestro dell’OSJ.
Naturalmente tale suggerimento incontrò subito il favore del gran priorato d’america ed anche di gran parte di quello d’Europa, ma ragionevolmente non quello di Paul Julien Granier de Cassagnac che non intendeva divenire gran maestro “Emeritus”, e neanche di gran parte del priorato di Francia a lui fedele.

Sua Maestà Re Pietro II rispose giustamente che avrebbe preso in considerazione la proposta solamente se tutto si fosse svolto secondo le dovute regole.
Crolian Edelen, gran cancelliere dell’Ordine da parte del re e Forest E. Barber per conto del balì Robert W. Formhals, rappresentante i priorati americani interessati al ricongiungimento con l’OSJ, furono incaricati di studiare tutti gli aspetti legali inerenti un eventuale gran magistero di re Pietro.

Per tutti i restanti mesi del 1964 si intensificarono i contatti tra i due incaricati ed infine, superato ogni eventuale intoppo, il 30 gennaio 1965 il gran priorato d’America, finalmente congiunto, acclamò re Pietro II quale nuovo gran maestro. Nell’accettare tale suffragio il sovrano firmò un nuovo decreto con il quale estendeva la propria protezione anche ai nuovi priorati americani. Nella successiva riunione del 23-25 marzo 1965 in Zurigo, anche il gran priorato d’Europa votò in tal senso e re Pietro II fu proclamato 73° gran maestro OSJ, mentre il de Cassagnac fu nominato, suo malgrado, gran maestro “Emeritus”.
Dalla propria residenza reale in esilio, il 21 giugno dello stesso anno re Pietro firmò il Proclama Reale con il quale formalmente accettò il gran magistero OSJ a partire dal 24 giugno di quell’anno, ricorrenza di San Giovanni il Battista, Santo Patrono dell’Ordine.
New York, Pittsburgh e Chicago furono le sedi provvisorie dell’Ordine prima che il convento magistrale fosse trasferito Malta., recentemente elevata a priorato.
Gran commendatore fu Herbert Stuber (Grandson, Svizzera), gran maresciallo fu l’ex ministro Christian Orssich (a Düsseldorf, Germania), gran cancelliere Joseph E. Doublet (New York, USA) e gran ospitaliere Urosh L. Seffer (Chicago, USA).
Fu questo il momento di massima espansione dell’Ordine: un sovrano riconosciuto quale gran maestro e protettore, un’indiscutibile fons honorum, vari gran priorati, priorati e commende in Europa, Stati Uniti, Canada, Australia e America Latina… le domande di ammissione giunsero numerose.

Nel 1965 l’ambasciatore delle Filippine a Roma, S.E. Signor de Villanueva divenne un membro dell’Ordine, così come due anni più tardi l’ambasciatore del Belgio in Turchia. Sempre nel 1967, per meriti palesi René Tonna-Barthet fu elevato al rango di Cavaliere di Giustizia. In quell’anno stesso anno risultano ormai attivi in Europa i priorati di: Austria, Belgio, Francia, Germania, Malta, Svizzera e le commende: Inghilterra e Irlanda, Italia (Napoli), Olanda e Scozia.
Malauguratamente, tre anni dopo, più precisamente il 3 novembre 1970, re Pietro II morì prematuramente a Denver, nel Colorado, dopo un trapianto di fegato non riuscito. Venne sotterrato nel Monastero di San Sava a Libertyville nell’Illinois, e per 43 anni fu il solo monarca europeo ad essere stato seppellito sul suolo americano; nel maggio 2016 le sue spoglie sono state translate in Serbia, nella cappella di San Giorgio ad Oplenac, chiesa-mausoleo della famiglia reale.

Gli successe quale luogotenente gran maestro il principe Serge Troubetzkoy mentre S.A.R. il principe Pietro di Grecia e Danimarca divenne il gran priore d’Europa. Il luogotenente Troubetzkoy fu malauguratamente anche la prima causa di diaspora nell’Ordine. L’approvazione da egli data alla richiesta del Balì Gaston Tonna-Barthet (padre di René) di elevare nel 1970 il priorato di Malta a gran priorato fu concessa senza il dovuto unanime consenso del sovrano consiglio. Parte dei priorati statunitensi, il priorato dell’America latina e il priorato del Canada iniziarono così un loro percorso indipendente, mentre la rimanente parte dei Priorati d’America, l’Europa e l’Australia confermarono la luogotenenza del principe Serge Troubetzkoy e la concessione del gran priorato a Malta. Nel 1971 la commenda d’Inghilterra fu elevata a priorato d’Inghilterra e Irlanda, Anthony Zammit ne divenne il priore, mentre René Tonna-Barthet il ciambellano.

Sei anni più tardi, a rasserenare gli animi giunse la notizia che S.A.R. il principe Andrea Karadjordjevic aveva accolto l’eredità del fratello, il compianto re Pietro II, accettando di divenire l’alto protettore dell’Ordine e gran maestro, mentre nel 1978 il balì Gaston Tonna-Barthet su richiesta del principe, ottiene dall’ICOC di Edimburgo il riconoscimento dell’OSJ quale Ordine Cavalleresco sotto la Protezione della Casa Reale Serba;