Bibliografia

La Storia si narra attraverso i documenti. Allorché l’ uomo scoprì la scrittura e se ne servì per conservare la memoria a testimonianza della propria esistenza, allora ebbe inizio la Storia. 

La bibliografia è l’elenco dei testi scritti intorno a un determinato argomento, nei quali gli autori di un lavoro saggistico citano le fonti e gli studi da loro utilizzati.

Quanto più è vasta, antica e cosmopolita tale elencazione e tanto maggiore diviene la storicità del soggetto.

Copia anastatica della Convenzione Solenne tra lo Zar Paolo I e l’Ordine Sovrano di Malta ( Cavalieri di San Giovanni di Gerusalemme) per l’istituzione del Gran Priorato di Russia nel 1798.

Lingua: francese

Impero Austro-Ungarico, Gazzetta di Milano 1819

Venerdì 16 aprile 1819, la Gazzetta di Milano, allora parte dell’ Impero Austro-Ungarico, pubblica un articolo dove scrive che il balì Andrea di Giovanni y Centelles non governa in Sicilia che gli avanzi dell’antico Ordine di San Giovanni di Gerusalemme, mentre indipendentemente dal suo magistero, l’Ordine di San Giovanni ancora conserva i gran priorati di Russia e Boemia.

Nel 1830 Alexander Sutherland dedica la propria opera allo zar Nicola I, imperatore e autocrate di tutte le Russie, i predecessori del quale garantirono un rifugio ai Cavalieri di Malta, quando tutti gli altri monarchi della cristianità negarono invece loro asilo e sotto la protezione imperiale del quale, il vessillo dell’antico e illustre Ordine ancora sventola in Russia.

Nel 1832 Raffaele Ruo, Certificatore Reale e Notaio del Real Ordine Costantiniano, nella sua opera: “Saggio storico degli Ordini cavallereschi, antichi e moderni, estinti ed esistenti…” afferma che l’Ordine di San Giovanni di Gerusalemme, detto di Malta, al presente è rimasto sotto la protezione dell’Imperatore delle Russie, ed è governato da un Luogotenente assistito dal Consiglio di Stato; come ben anche nel nostro Regno è protetto.

Regno delle Due Sicilie, Collezioni delle Leggi e dei Decreti 1840. Si riporta che il 10 giugno 1809 il governo  discusse una risoluzione inerente i beni dei soppressi Ordini Gerosolimitano e Costantiniano in favore dell’Ordine delle Due Sicilie.

Nel 1852, il Cavaliere Gaetano Moroni, aiutante di camera dei pontefici Gregorio XVI e Pio IX, nel suo Dizionario di erudizione Storico-Ecclesiastica, trattando degli Ordini Cavallereschi in Russia, confermava una volta di più la continuazione storica dell’Ordine di San Giovanni di Gerusalemme in quell’impero: “Vi è finalmente l’ordine sovrano Gerosolimitano, diviso in due priorati, l’uno russo-greco, l’altro russo-cattolico”.

Nel 1858 Sir John Bernard Burke, genealogista britannico e Ulster King of Arms (massima autorità araldica per Inghilterra e Irlanda del Nord), nel suo “The Book of Orders of Knighthood and Decorations of Honour of All Nations” conferma l’esistenza dell’Ordine di San Giovanni in Russia: “I due Gran Priorati Russi ancora mantengono l’aspetto e la forma della vecchia Costituzione, sotto la protezione e il patronato dell’Imperatore, che è a capo del Capitolo. La connessione con il Capitolo di Roma è molto labile”.

Nel 1877 Goffredo di Crollalanza, che come il padre fu uno dei più celebri studiosi di araldica e genealogia italiana, nella sua: “Enciclopedia Araldico-Cavalleresca… Prontuario Nobiliare”, afferma che: “L’Ordine di Malta quale si trova oggidì non è più che l’ombra della celebre istituzione di S. Giovanni. Dalla sua ricostituzione non fu riconosciuto che dal Papa, dal re di Napoli, dall’imperatore d’Austria, dal granduca di Toscana e dai duchi di Parma e di Modena. In Ispagna la regina Isabella ne conferiva le insegne come Gran Maestra, ma indipendentemente dal magistero romano. In Russsia v’ha un capitolo che tratta delle ammissioni, e in Prussia esiste ancora l’Ordine di S. Giovanni, ma non riconosciuto da quello di Roma”

Constantine de Grunwald (San Pietroburgo 1881 – Francia 1976).

Approfondita analisi sullo zar Paolo I, la creazione del Gran Priorato Russo e sulle cause politiche e religiose che condussero all’assassinio del sovrano.

Lingua: francese

Paul Julien Granier de Cassagnac (Parigi 1880 – Château du Couloumé 1966).

Interessante raccolta di dati e documenti storici a riprova della continuazione storica dell’OSJ dal 1818 al 1963.

Francia 1963

Lingua: francese

Gaston Tonna-Barthet (Malta)

Opera edita in occasione dell’istituzione del Priorato di Malta ad opera di S.M. Re Pietro ii di Jugoslavia.

Un elenco completo ma schematico dei gran maestri dell’Ordine di San Giovanni di Gerusalemme dalle origini alla città di San Pietroburgo.

Malta 1964

Lingua: inglese

Charles Louis Thourot Pichel

Contiene alcune parti interessanti, ma sfortunatamente è un testo ampiamente scaturito dalla fervida immaginazione del suo autore; chiaramente concepito per creare una giustificazione storica alla propria branca OSJ (SOSJ)

Stati Uniti d’America 1971

Lingua: inglese

Harrison Smith

Laureatosi in Storia presso la prestigiosa Jesuit University of Georgetown (U.S.A.) e in Letteratura alla Università di Friburgo in Svizzera, Cavaliere della Repubblica Italiana e storico ufficiale OSJ dal 1960 al 1970, è l’autore di questo splendido volume che descrive con rara perizia l’evoluzione dell’OSJ da San Pietroburgo al gran magistero di Re Pietro II. Corredato di utili tavole genealogiche, il libro riporta vari documenti storici.

Stampato in Olanda 1977

Lingua: inglese con parti in francese

Pregevolissima opera del patrizio Patrick von Gmelin con prefazione della principessa Zinaida Chakhovskoї che elenca tutti i più illustri esponenti della nobiltà russa ordinandoli per famiglia di appartenenza. Nel dizionario appare evidente che molti nobili russi, discendenti dei commendatori ereditari del Gran Priorato Russo, furono accreditati del titolo OSJ anche in tempi alquanto recenti. Due esempi lampanti sono quelli del principe serenissimo Nicolaї Petrovitch Lopounkhine-Demidov, che conservò il titolo sino al 1910 (anno della sua morte), e di Pavel Alexandrovitch, consifgliere di Stato, Scudiero di Corte, Gran Maresciallo della nobiltà di Volhynie e ancora commendatore ereditario OSJ fino al 1935.

Lingua: francese

Robert W. Y. Formhals:.

Volume alquanto complesso e certamente non adatto ai neofiti, ma certamente utile a comprendere la grande evoluzione dell’OSJ avvenuta nel sec. XIX° negli Stati Uniti e la successiva sua espansione nel mondo intero nella seconda metà del sec. XX°, con particolare attenzione all’Ordine di Re Pietro.

California (USA) 1979

Lingua: inglese

Barone Mikhail Alexandrovich Taube:

Discendente di un’antica famiglia di origine svedese-tedesca, nota fin dal XIII secolo, per essere stata uno dei rami di baroni baltici al servizio del trono russo, de Taube tratta con notevole perizia e dovizia di particolari la prosecuzione storica del Gran Priorato Russo anche dopo l’assassinio dello zar Paolo I.

Parigi 1982

Lingua: francese

Alexis Brimeyer (Congo 1946 – Spagna 1995)

Come nel caso di Thourot Pichel, anche questo libro ridonda di una notevole dose di autocelebrativa fantasia, ma ha il merito di fornire notizie inedite sugli avvenimenti che portarono al distacco del Priorato Latino dall’OSJ di Re Pietro per poi sviluppare una branca autonoma in Spagna.

Spagna 1991

Lingua: spagnolo

Guy Jean Joly (2001)